Elsa, acrilico su tela riciclata 50x70, con menzione e critica del Maestro internazionale d'arte Mario Salvo

"Nelle profondità dell'inverno, alla fine ho imparato che dentro di me giaceva una estate invisibile."

Albert Camus

In vendita euro 1000


Rossana, acrilico su tela riciclata, 30x40

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.” (Rita Levi Montalcini) 

In vendita euro 300

Anja, acrilico su tela riciclata, 15x15

Mi sento un po' come il mare: abbastanza calma per intraprendere nuovi rapporti umani ma periodicamente in tempesta per allontanare tutti, per starmene da sola. (Alda Merini) 

In vendita euro 50

Thea, acrilico su tela, 18x24

"Siamo tutti cattivi in una storia raccontata male." (John Blauer) 

In vendita euro 300

Emma acrilico e matita su tela riciclata, 60x100

"Non chiedere mai a una donna come fa ad essere così forte… Forte non ci si nasce, lo si diventa… Non chiederle mai perché indossa ancora corazze con un uomo: forse ha combattuto troppo! Non scavare dentro ai suoi ricordi… Tienila stretta tra le braccia, e ascolta i suoi silenzi…"

(Gustav Klimt)

In vendita euro 700

Isabella, acrilico su tela, 30x40 (ollezione privata)

“La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.”VOLTAIRE 


Colette, acrilico su tela, 30x40

"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che abiterò in una di esse, visto che riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero.”ANTOINE DE SAINT-EXUPERY 

In vendita euro 500

GHITA, acrilico su tela riciclata 40x30


"Sono stata spugna. Per molti anni, quasi tutta la

giovinezza, appena incontravo qualcuno, ero spugna.L’avevo imparato nell’infanzia. Stai lì e assorbi tutto.Non so come, ma quando si incontra una spugna, gli altri si sentono invitati a parlare moltissimo. Quando poi se ne andavano, ero stanchissima e opaca, completamente senza riflesso. Certe volte andavo a dormire raggomitolata sotto il piumino e quando provavano

a svegliarmi mi lamentavo e mi ci avvolgevo ancora più stretta, come in un bozzolo. Quando una volta finalmente mi chiesero: «Ma cos’hai? Sei malata?» Risposi solo: «Ho visto gente». E allora compresi che era ora di finirla. Per un po’ mi chiusi a riccio: non volevo più vedere nessuno.

Poi, dopo anni di India, di tecniche di meditazione

e di approdo a comprendere che stare con il respiro non è una tecnica ma una storia d’amore, mi sono tramutata, piano piano, con lenta costruzione, in fontana. Posso ancora ascoltare, ma solo finché c’è acqua che scorre e la fontana non trabocca. Ma soprattutto, la fontana è lì a disposizione, chi vuole ci va a bere e lei non assorbe niente, scorre. Il cuore non è spugna,

è fontana." Chandra Candiani, Questo immenso non sapere.

In vendita euro 500